Il Go è un gioco per almeno due persone, in alcune situazioni, può diventare anche un gioco di gruppo o squadra.

Sono presenti per giocare 181 pietre nere e 180 pietre bianche. Si gioca una mossa a testa, e comincia il nero, che di solito è il giocatore più debole, in compenso il bianco ha diritto ad un supplemento di 6.5 punti, detto komi, per non subire troppo questo svantaggio.

Lo scopo del gioco consiste nel circondare dei territori, giocando nelle intersezioni; chi ne ha di più, vince. Si
possono posizionare le pietre ovunque, senza particolari restrizioni.


Regola 1 – si gioca uno alla volta e solo sulle intersezioni.

Regola 2 – non si possono spostare le pietre dalla loro posizione.

Regola 3 – se una o più pietre vengono completamente circondate (all’esterno e all’interno) da quelle dell’avversario vengono rimosse dal piano di giuoco e valgono un punto; ne consegue che se un gruppo di pietre non può essere catturato è “vivo” e dà punteggio (nell’immagine gruppi catturabili da nero).

Nell’immagine gruppi catturabili da nero.

Per non essere catturato quindi un gruppo deve poter formare due “ occhi “, cioè due posizioni nelle quale l’avversario dovrebbe giocare contemporaneamente per poter uccidere (si può fare una sola mossa alla volta), non potendo farlo il gruppo è vivo e dà punti.

Nell’immagine un gruppo con due occhi.

Esistono solo due eccezioni, il Ko e il Seki.

Il ko è una situazione che si può ripetere all’infinito, vediamo un esempio.

In queste due posizioni (sopra) bianco e nero non potrebbero mai finire la partita. Esiste allora un’altra regola, che risolve questa situazione la quale si presenta con una certa regolarità nelle partite.

Regola 4 – in un ko, per poter rimangiare la pietra avversaria e riportare la situazione nella forma iniziale bisogna prima giocare altrove.

Chiaro? forse no, per intenderci meglio è come avere due bambini che litigano per lo stesso giocattolo, bisogna creare una distrazione per risolvere il problema. Nello specifico, trovandoci in una situazione di ko, andremo a giocare altrove, ampliando il territorio, minacciando una cattura, ecc. se il nostro avversario risponde alla nuova mossa, potremo riprenderci il ko.

L’altra situazione particolare è il seki.

Se ogni uno dei contendenti provasse a giocare in mezzo per minacciare la cattura del gruppo avversario, si metterebbe a sua volta in condizione di poter essere mangiato. Si dice che i due gruppi sono vivi in seki ma non danno punti; in quanto, i punti sono di entrambi i giocatori.

Nell’esempio una partita su goban 19 per 19:

Nell’ultimo esempio vediamo come si contano i punti, nel nostro caso abbiamo usato un goban di dimensione 13 per 13 con risultato , per nero di 45 punti, per bianco 46 punti a cui sommiamo il komi (6,5) per un totale di 52,5 punti, vince bianco.

Proviamo a risolvere due problemi, l’obbiettivo è impedire all’avversario di fare due occhi.

Problema 1 : bianco muove e cattura.
Problema 2 : bianco muove e cattura.

 

Marco F.